Razzismo in cattedra. L'introduzione degli "insegnamenti riguardanti la razza"

L’introduzione della legislazione razziale e antisemita negli Atenei procede affiancando a norme dal tratto persecutorio personale (espulsioni, collocamenti a riposo, decadenze, ecc.) disposizioni a favore della costruzione della "coscienza razziale" delle giovani generazioni. La documentazione rintracciata negli archivi dell’Università di Roma ce ne restituisce ampiamente traccia.
Un caso molto rappresentativo è quello dell’inserimento nei piani di studio, di quasi tutte le facoltà, degli "insegnamenti riguardanti la razza".

Disposizioni sull'ordinamento didattico universitario 30 settembre 1938

Le Disposizioni sull'ordinamento didattico universitario emanate con R. D. 30 settembre 1938, n. 1652, da applicarsi per gli studenti immatricolati al primo anno nel 1938-39, introducono nei piani di studio delle Facoltà nuovi insegnamenti con esplicito contenuto razziale, tra cui Biologia delle razze umane.

"... in relazione ai fini che il Paese deve perseguire per la difesa della razza" 1° ottobre 1938

"Dopo la conquista dell’Impero, e in relazione ai fini che il Paese deve perseguire per la difesa della razza, l’insegnamento dell’Antropologia va sempre più assumendo una sua particolare importanza.”
Particolarmente deciso fu l’impegno del ministro Giuseppe Bottai a sostegno dell’introduzione di questi insegnamenti, per lo più ricadenti nelle discipline antropologiche e demografiche ma anche mediche.

"... per formare una profonda coscienza razziale" 22 ottobre 1938

Con una ulteriore circolare del 22 ottobre, rivolgendosi ai rettori e ai Direttori degli istituti superiori, Bottai precisò che l’introduzione dei corsi o i mutamenti di nome di quelli già in passato esistenti indicavano anche un sostanziale mutamento di indirizzo e di contenuto dell’insegnamento.
 
Non “un vuoto, formale cambiamento di denominazione”.
 
 

per formare una “profonda coscienza razziale”: “Spetta alla Università italiana, come alla più alta fonte di cultura e di forza spirituale, il dovere e l’onore di formare questa nuova coscienza”.


 


Nicola Pende e la Facoltà di medicina 10-17 ottobre 1938

"La facoltà esprime il parere che - data l'importanza dell'Università di Roma - tutti questi insegnamenti debbaon essere introdotti nello Statuto".
L'Università di Roma introduce con puntualità tutti gli insegnamenti riguardanti la razza. Ne sono esempio i verbali di fine 1938 della facoltà di medicina. Della questione se ne occupa il professor Nicola Pende che propone l'introduzione di cinque nuovi insegnamenti: Biologia delle razze umane, Scienza dell'ortogenesi, Puericultura, Antropologia criminale, Medicina preventiva e del lavoro.

Il caso della Facoltà di scienze statistiche, demografiche e attuariali 1942-43

Anche altre facoltà introducono con particolare diligenza gli insegnamenti riguardanti la razza. È il caso della Facoltà di scienze statistiche, demografiche e attuariali.

Docenti affidatari

In Sapienza non pare ci sia particolare difficoltà a trovare docenti affidatari. Ci sono docenti di lungo corso e levatura internazionale che li svolgono (tra cui Pende, Savorgnan, Sergi) o studiosi più giovani (Dino Vampa, Nora Federici, Giovanni L’Eltore,…).
Nei loro fascicoli personali si trovano spesso i decreti rettorali di attribuzione degli insegnamenti.

I corsi di perfezionamento in biologia delle razze umane 1° febbraio 1939

L’Università di Roma compie anche un passo ulteriore. La Facoltà di SS.MM.FF.NN diretta da Sabato Visco propone nel Consiglio di facoltà del 1° febbraio 1939 l’istituzione di un Corso annuale di perfezionamento in Biologia delle razze umane.
La documentazione presente nell'Archivio storico della Sapienza ne mostra l’intero iter di approvazione da parte degli organi decisionali dell’Università e del Ministero.

Argomenti delle lezioni

Una ulteriore Serie dell’Archivio generale: Attività didattiche, Programmi di insegnamento e Libretti delle lezioni, consente di scendere più in dettaglio nei singoli insegnamenti e offre modo di capire quali fossero gli argomenti trattati nelle lezioni.

Soppressioni? Continuità … 9 novembre 1944

Questi libretti ci offrono una ulteriore possibilità di ricerca: ci consentono di affrontare sul piano didattico il nodo storiografico della continuità.
In particolare, risulta abbastanza perplesso, e richiede una indagine certamente più puntuale, il caso dell’insegnamento di Biologia delle razze umane. Con delibera del Senato accademico del 9.11.1944, in ottemperanza del RD 27.01.1944, vengono soppressi i corsi che maggiormente recavano l’impronta della tirannide fascista.

Modificazioni allo statuto dell’Università degli studi di Roma 30 ottobre 1979

Il corso di Biologia delle razze umane non viene soppresso. Ci sono documenti che testimoniano una discussione in merito, ma di fatto solo con Decreto del Presidente della Repubblica 30 Ottobre 1979, n. 896, il corso “è modificato nel senso che l'insegnamento di “biologia delle razze umane” è sostituito da quello di “biologia delle popolazioni umane”.

Periodo di transizione 1944-45

Fino agli anni Settanta nell’Ateneo romano resta attivo il corso di Biologia delle razze umane, tenuto per molti anni sempre dall’antropologo Giuseppe Genna. Eppure, ci sono tracce che testimoniano come nel periodo di transizione la vicenda della permanenza di questo corso fu attenzionata.
Capire le ragioni che ne giustificarono la continuità resta una indagine che la ricerca storica non può rinviare.


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