Il progetto intende censire, selezionare e rendere consultabile la documentazione relativa alla politica antisemita e all’espulsione degli ebrei dall’Università di Roma in conseguenza delle leggi razziali del 1938
Il Progetto ha preso le mosse dalla mappatura, schedatura e indicizzazione dei fondi conservati presso l’Archivio Storico Sapienza, ora a disposizione del pubblico nel Portale 1938-Sapienza Leggi Razziali. Il Portale propone una banca dati, di facile consultazione, open access e in continuo arricchimento, una prima bibliografia di riferimento e una serie di percorsi di ricerca, destinati a ulteriori ampliamenti su fonti Sapienza e su altri archivi. In ritardo rispetto al più ampio filone di studi sulla Shoah, la persecuzione contro gli ebrei in Italia si è affermata in tempi relativamente recenti come un ambito storiografico tra i più originali e fecondi. L’attenzione si è focalizzata sulle origini, i caratteri e la specificità dell’antisemitismo fascista, sull’elaborazione degli strumenti persecutori e il loro impatto sulla società – scuola e università, mondo scientifico e professioni, realtà locali, ecc.

Il progetto si inserisce nella cornice di questo rinnovato interesse storiografico e dei filoni di ricerca che lo caratterizzano a livello nazionale e internazionale. L’apporto sul piano storiografico è rilevante perché l’Università di Roma, ateneo più grande d’Italia e fiore all’occhiello del regime fascista, costituisce un caso di studio di primaria importanza, finora inadeguatamente studiato. L’obiettivo è quello di analizzare e ricostruire da diversi punti di vista l’impatto delle leggi razziali e in generale dell’antisemitismo sull’Università di Roma: il ruolo della governance accademica nell’applicazione delle misure discriminatorie, gli effetti sulla comunità accademica e universitaria, le modalità di penetrazione delle ideologie razziste e il conseguente adeguamento degli insegnamenti e dei saperi, gli elementi di continuità e le perduranze di lungo periodo.

La ricerca si è sviluppata a partire dalla mappatura delle fonti dell’Archivio storico di Sapienza Università di Roma e dal censimento delle vittime: uomini e donne, studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori, corpo docente, personale tecnico e subalterno. Ciò ha significato, in prima istanza, consolidare le conoscenze note e individuare nuove ipotesi di ricerca. La varietà dei percorsi di vita emersi grazie allo scavo archivistico e la ricchezza degli spunti tematici che ne sono scaturiti hanno suggerito di proseguire l’indagine privilegiando l’approccio biografico. L’esame delle fonti bibliografiche e archivistiche ha permesso di stilare un elenco preliminare contenente un centinaio di nominativi di persone a vario titolo colpite dai provvedimenti razziali. L’attività di selezione, acquisizione e schedatura ha finora riguardato circa tremila documenti del fondo Ufficio del personale estratti dai fascicoli individuali di 67 soggetti (61 uomini e 6 donne) espulsi o allontanati dall’Università di Roma: 8 professori ordinari, 2 emeriti e un incaricato; 26 liberi docenti; 12 assistenti e aiuti di ruolo e incaricati; 15 assistenti e aiuti volontari; 2 lettori di lingue straniere; una tecnica. Oltre alla puntuale ricostruzione delle biografie di quanti e quante furono oggetto di misure persecutorie, il lavoro svolto ha permesso anche di riportare alla luce le loro reti di relazioni accademiche e scientifiche, familiari e sociali, contribuendo così a definire i contesti e gli ambienti di riferimento.

Sulla base dei risultati raggiunti, le direttrici per proseguire il progetto sono due:
  1. ulteriore ricerca nell’Archivio storico di Sapienza Università di Roma e in altri archivi, in Italia e all’estero, per colmare le lacune documentarie, con particolare riferimento ai nominativi mancanti tra i fascicoli del fondo Ufficio del personale e a quelli che richiedono una analisi supplementare;
  2. ampliamento ad altri temi e aspetti legati all’impatto dell’antisemitismo sull’Università di Roma, e al tentativo, da un lato, di un inculcare l’ideologia antisemita (per esempio con l’introduzione dei corsi e degli insegnamenti sulla razza) e, dall’altro, di espungere la cultura ebraica (per esempio revoca/annullamento di borse di studio e premi intestati a personalità ebraiche).


Oltre alla piattaforma, che sarà accessibile online all’inizio del 2023 e che verrà poi costantemente implementata tramite nuove acquisizioni documentarie, altre modalità di divulgazione dei risultati sono la disseminazione scientifica, mediante pubblicazione di contributi, convegni e seminari, e il coinvolgimento, in collaborazione con Fondazione Museo della Shoah, di docenti e studenti delle scuole medie superiori attraverso cicli di incontri e laboratori didattici.

TEAM DI PROGETTO
Umberto Gentiloni (PI); Marco Di Maggio; Serena Di Nepi; Federico Goddi; Manuele Gianfrancesco; Cinzia Iossa; Nica La Banca; Stefano Mangullo


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