L’introduzione della legislazione razziale e antisemita negli Atenei procede affiancando a norme dal tratto persecutorio personale (espulsioni, collocamenti a riposo, decadenze, ecc.) disposizioni a favore della costruzione della “coscienza razziale” delle giovani generazioni. La documentazione rintracciata negli archivi dell’Università di Roma ce ne restituisce ampiamente traccia. Un caso molto rappresentativo è quello dell’inserimento nei piani di studio, di quasi tutte le facoltà, degli “insegnamenti riguardanti la razza”.