È avvenuto, quindi può accadere di nuovo:
questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire.

(Primo Levi, I sommersi e i salvati)
Giovedì 26 gennaio 2023, Sapienza celebra il Giorno della Memoria con il convegno L’Università di Roma e le leggi razziali del 1938.

L’obiettivo delle due sessioni di studio, ospitate dall’Aula Organi collegali in Rettorato, è quello di analizzare e ricostruire da diversi punti di vista l’impatto delle leggi razziali e in generale dell’antisemitismo sull’università: il ruolo della governance accademica nell’applicazione delle misure discriminatorie, gli effetti sulla comunità accademica e universitaria, le modalità di penetrazione delle ideologie razziste e il conseguente adeguamento degli insegnamenti e dei saperi, gli elementi di continuità e le perduranze di lungo periodo.

Nell’ambito dei lavori, verrà presentata la piattaforma online www.1938-sapienza-leggirazziali.it che intende censire, selezionare e rendere consultabile la documentazione relativa alla politica antisemita e all’espulsione degli ebrei dall’Università di Roma in conseguenza delle leggi razziali del 1938. L’apporto sul piano storiografico è rilevante perché la Sapienza, ateneo più grande d’Italia e fiore all’occhiello del regime fascista, costituisce un caso di studio di primaria importanza.

Durante la giornata, al termine della I sessione, sarà svelata nell’atrio dell’Aula magna del Rettorato una targa commemorativa «alle donne e agli uomini dell’Università di Roma vittime dell’applicazione delle leggi razziali del 1938, della persecuzione antiebraica e dell’indifferenza di tanti».



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