La sua fama, tuttavia, non deriva solo dall’importante lavoro di ricerca e dall’esercizio della pratica clinica privata, ma anche dal ruolo di
medico della casa reale. In particolare, fu il ginecologo della principessa Maria José del Belgio, futura regina d’Italia per un solo mese, quello di maggio 1946, che precedette il referendum sulla forma istituzionale dello Stato. Valerio Artom la assistette soprattutto durante la sua prima gravidanza, che avvenne nel 1934. Nello stesso anno, gli fu conferita l’Onorificenza di Commendatore nell’
Ordine della Corona d’Italia.
Come la maggior parte dei suoi colleghi,
giurò fedeltà al fascismo nel 1935, anno in cui viene nominato in una commissione per il concorso a primario ostetrico-ginecologo dell’ospedale “Vittorio Emanuele III” di Tripoli.