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La tempesta del 1938, voti e documenti della governance centrale 1938-39

“E se noi in questo istante inviamo a loro un nostro pensiero, è perché siamo sicuri che anch’essi vorranno riconoscere le superiori ineluttabili ragioni nazionali del sacrificio che è stato loro richiesto”.
Con queste parole il rettore Pietro De Francisci - in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 1938-39 - fa riferimento ai colleghi allontanati dall’insegnamento a causa dell’applicazione delle leggi razziali, giustificandolo in questi termini:

Verbale del Senato Accademico dell'Università di Roma 22 ottobre 1938

 
Gli allontanamenti di cui parla il rettore erano stati deliberati a partire dalla seduta del Senato accademico del 22 ottobre 1938.
 
 

1 Personale insegnante e assistente. Di nomina ministeriale
2. Personale assistente di ruolo, straordinario e volontario. Di nomina rettorale
3. Il personale medico e amministrativo


 


Verbale del Consiglio di amministrazione dell'Università di Roma 26 ottobre 1938

Nei verbali del Consiglio di amministrazione, di pochi giorni dopo, si trova traccia dell'immediata sostituzione dei “Professori incaricati ebrei”.

L’indifferenza dei Consigli di facoltà Ottobre 1938

Sono prese d’atto che non danno luogo ad alcun tipo di discussione. Come anche si riscontra nei verbali dei consigli di facoltà al momento rintracciati.

Numeri di un primo possibile bilancio: le vittime dove e quali 1938

Il numero complessivo del personale dell’Università di Roma raggiunto dai provvedimenti sulla razza non può dirsi ancora definitivo, nonostante diversi siano gli elenchi già pubblicati (ad es. Ventura 1997; Dell’Era 2019). Noi siamo partiti da un dato rintracciato negli “Appunti per il discorso inaugurale dell’anno accademico del 1938” in cui si dice: che i professori ebrei sono 8 e gli “altri ebrei finora sono 73, ma il censimento non è finito”.

La documentazione dei fascicoli personali: percorsi biografici

Sul piano dei percorsi biografici cosa ci dice la documentazione dei fascicoli personali? Cosa ci aiuta a ricostruire? Una pluralità di vicende umane drammatiche, per alcuni conclusesi con la morte nei campi di concentramento, per altri con un difficile reinserimento nell’Università…

Sviluppi e prosecuzione della ricerca: studenti, corsi, impatto dei saperi 1944

Le vicende degli studenti ebrei: italiani e stranieri, che non hanno potuto proseguire gli studi o che non hanno più potuto iscriversi. Significativo a quest’ultimo riguardo appare la puntuale ricostruzione della vicenda del riconoscimento degli esami svolti presso l’Ecole d’Ingénierie di Losanna da parte degli studenti che avevano frequentato l’Università clandestina di Roma messa in piedi da Guido Castelnuovo.

Le vicende di aiuto alle persone ebree in Sapienza: non solo persecuzione, ma anche azioni positive

È il caso di Giuseppe Caronia (futuro rettore Sapienza nel dopoguerra) che nasconde ebrei nella Clinica delle malattie infettive ricevendo per questo il titolo di “Giusto tra le Nazioni”.

Capire il dibattito che portò l’Ateneo romano e molti altri a conservare insegnamenti come la Biologia delle razze umane fino agli anni Ottanta


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